Here comes the Sun

Credit: Skyworkers

Nonostante siamo in grado di osservare oggetti che potremmo definire “da fantascienza” come galassie lontane miliardi e miliardi di anni luce, pianeti extrasolari o addirittura oggetti che realisticamente non potrebbero neanche essere osservati poiché non emettono luce come i buchi neri, ancora non riusciamo a dare una descrizione fisica completa del Sole, distante solamente 8 minuti luce.

Questo sembra paradossale, ma in realtà è del tutto ragionevole se pensiamo a quanti dettagli riusciamo a osservare nel Sole che non riusciamo ad osservare in nessun altro oggetto astrofisico. Lasciate che vi spieghi con un esempio che con l’astrofisica non ha molto a che vedere.

Umberto Boccioni, Elasticity, 1912

Immaginiamo di osservare da lontano questo quadro di Boccioni (per chi non lo sapesse è quello dei 20 centesimi), provateci, vedrete solamente dei colori mischiati tra di loro, un po’ di giallo in basso a destra che va scurendosi poi man mano che guardate più in alto. Sicuramente non sarete in grado di dirmi cosa rappresenta e nemmeno avrete alcuna possibilità di indovinare; adesso provate ad avvicinarvi, iniziate a vedere delle forme, dei dettagli e ancora una volta continuerete a non capire cosa rappresenti, ma sicuramente inizierete a farvi delle domande, tante domande e in tutti i modi proverete a trovare una risposta.

Lo stesso vale per la nostra Stella, vediamo tanti dettagli: macchie, archi, getti, se osservate meglio potete vedere addirittura delle api. < Delle api sul Sole? >. Ok, forse ho sbagliato immagine, ma l’immagine a destra non è il Sole che conoscevo. Insomma, osserviamo tantissimi eventi sul Sole, alcuni che avvengono in determinati lassi di tempo, alcuni in altri, altri ancora compaiono al centro del disco, altri ai poli del Sole; abbiamo un enorme varietà di questi fenomeni e il mio obiettivo è quello, da ora in poi, di “illuminarvi” e farvi scoprire col tempo alcuni segreti della nostra stella. 

Granulazione solare
Favo delle api

In questo articolo, se così possiamo chiamarlo, vorrei solamente mettervi in testa alcune domande a cui, se possibile, proverò a darvi una risposta col tempo. Ad alcune di queste posso rispondere in modo più esaustivo, ad altre proverò a trovare delle risposte sufficienti, ad altre non potrò far altro che rimanere in attesa di nuovi risultati scientifici. Vi lascio alle domande.

Cos’è il Sole? Come si è formato? Da cosa è composto? Come passa il suo tempo mentre riscalda le nostre teste?

E sapete come mai al tramonto il Sole diventa rosso rendendo le nostre foto molto più piacevoli?

E le aurore boreali? Anche queste sono causate in un certo senso dal Sole, in particolare dal vento solare. Ma cosa è il vento solare? E chi lo genera? E perché questo risulta essere più veloce in determinate zone piuttosto che in altre?

Parliamo del campo magnetico? Da dove nasce? Per cosa è responsabile?  In questo primo articolo voglio un po’ scherzare con voi. E se vi chiedessi, motivando la risposta “Dove preferireste mettere un dito? Sulla superficie del Sole o a 700000 Km di distanza da essa?”. Scommetto che dentro la vostra testa state pensando “Beh, perché dovrei? Però se proprio devo rispondere direi a 700000 Km di distanza perché lì la temperatura è sicuramente più bassa” Condivido la scelta, ma devo confessarvi che la temperatura a 700000 km è molto più alta rispetto a quella in superficie. Perchè? Vedremo.

Potrei continuare ancora per un bel po’, ma per la mia prima volta è tutto.

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