Il pianeta extrasolare dove un anno dura meno di un giorno terrestre

NGTS-10b è l’esopianeta che orbita intorno alla sua stella in poco più di 18 ore (il periodo orbitale più breve mai osservato) a una distanza che è soltanto il doppio del diametro della stella stessa. In pratica un anno su questo corpo celeste gassoso caldo, simile a Giove, trascorre in meno di un giorno terrestre.

La scoperta è stata fatta dagli astronomi dell’Università di Warwick ed è descritta in un articolo pubblicato il 21 Febbraio scorso su “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”.

Il pianeta è stato osservato a più di mille anni luce dalla Terra nell’ambito del Next-Generation Transit Survey (NGTS), centro di studio che si trova all’Osservatorio dell’ESO a Paranal, nel Cile settentrionale, il cui obiettivo è quello di rilevare esopianeti con dimensioni tipiche simili a quella di Nettuno, o inferiori, utilizzando il metodo dei transiti.

Next-Generation Transit Survey (NGTS). Crediti: ESO.

Il metodo dei transiti consiste nella rilevazione della diminuzione di luminosità della curva di luce di una stella quando un pianeta transita di fronte alla stella madre.

Transito di un pianeta davanti alla sua stella e variazione della sua curva di luce.

Delle 100 mila stelle che sono state osservate da NGTS, l’attenzione degli astronomi si è soffermata su questa a causa delle frequenti diminuzioni della sua curva di luce dovute al transito del pianeta NGTS-10b che gli orbita intorno molto velocemente.

L’orbita di NGTS-10b è così breve perché il pianeta si trova molto vicino alla sua stella, infatti si trova ad una distanza circa uguale al doppio del diametro della stella stessa, così da guadagnarsi il primato di pianeta gioviano con il periodo orbitale più breve osservato fino ad oggi.

Crediti: Università di Warwick.

Dei pianeti gioviani caldi attualmente conosciuti (circa 100), solo sette hanno un periodo orbitale inferiore a un giorno.

Probabilmente l’esopianeta ha rotazione e rivoluzione sincrone, con un lato che è continuamente rivolto verso la stella e quindi molto caldo; è stato stimato che la temperatura media possa essere superiore a 1000 °C.

Inoltre gli astronomi sanno che il pianeta è soltanto due volte più massiccio di Giove, ma il 20 per cento più grande, ed è osservato in un momento della sua vita che potrà aiutare gli scienziati a rispondere alle domande sull’evoluzione di pianeti simili.

NGTS-10b si trova infatti in una fase della propria esistenza molto interessante perché dopo essere migrato dal sistema solare esterno, in questo momento è talmente vicino alla sua stella che si pensa possa essere risucchiato dalle forze mareali fino ad essere distrutto. Allo stesso modo potrebbe rimanere alla medesima distanza per ancora molto tempo.

Per i prossimi dieci anni gli astronomi misureranno le eventuali variazioni orbitali dell’esopianeta per poter determinare se nel prossimo futuro continuerà a mantenere la sua attuale posizione o spiraleggerà verso la stella, andando incontro alla sua distruzione.

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